IL LIBRO

IL LIBRO


IL PROGETTO Life in Syria è un progetto fotografico ancora in corso, nato con l’intento di mostrare la realtà che milioni di siriani sono costretti a vivere ogni giorno. Il libro, che raccoglie gli scatti di cinque fotografi siriani e un’associazione della società civile, mostrano alcuni dei momenti che hanno segnato il conflitto siriano dal 2011 al 2016. Il libro si sviluppa su cinque capitoli e contiene quarantasette fotografie, due mappe e i testi dei fotografi in italiano ed inglese. 

Life in Syria vuole anche mettere in luce la lotta non violenta del popolo siriano, spesso trascurata dai media e poco nota all’opinione pubblica occidentale, per la quale fanno notizia le gesta dell’ISIS e delle frange terroristiche. Vorremmo che le sorde grida di quella lotta potessero generare una reazione nelle politiche dei paesi occidentali e dei paesi limitrofi. Perché sia data giustizia all’impegno civile dei siriani e libertà di esprimersi alla sua immensa voglia di vivere. Perché si crei una relazione empatica con le loro storie tra i coetanei europei, che per fortuna vivono in contesti molto diversi.  

L’OBIETTIVO: La mostra e il libro Life in Syria vuole mostrare quanta energia, speranza e vitalità si manifestano nella lotta non violenta che il popolo siriano conduce da 8 anni. 

Intende restituire ai siriani la narrazione del conflitto, da un lato rafforzando il ruolo dei giovani verso una futura pacificazione nazionale del paese e dall’altro stimolando qui, tra noi, la costruzione di un ponte culturale e solidale con la comunità siriana, quella che risiede ancora in Siria e quella dei molti rifugiati che sono arrivati ​​in Europa.


INTRODUZIONE

Life in Syria vuole anche mettere in luce la lotta non violenta del popolo siriano, spesso trascurata dai media e poco nota all’opinione pubblica occidentale, per la quale fanno notizia le gesta dell’ISIS e delle frange terroristiche. Vorremmo che le sorde grida di quella lotta potessero generare una reazione nelle politiche dei paesi occidentali e dei paesi limitrofi. Perché sia data giustizia all’impegno civile dei siriani e libertà di esprimersi alla sua immensa voglia di vivere. Perché si crei una relazione empatica con le loro storie tra i coetanei europei, che per fortuna vivono in contesti molto diversi.


LE ORIGINI DELLA RIVOLTA – Emad Najm Husso

“Noi siriani non siamo un’eccezione. La scintilla che nel 2010 si è innescata in Tunisia e poi in Egitto si è propagata in tutta la regione coinvolgendo anche la Siria. Nel 2011 si presentava come un paese dominato da quasi mezzo secolo dal regime baatista, incarnato nelle figure del presidente Hafez al-Asad, al potere fino al 2000, e del figlio e successore politico Bashar al-Asad.”


IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE – Nour Kelze e Mohammad Amen Qurabi

“Sono nata e cresciuta ad Aleppo, una città ricca di cultura e storia, e nota per essere il fulcro commerciale della Siria. Mentre studiavo letteratura inglese, insegnavo lingua agli studenti delle scuole. Allora non avrei mai pensato di trovarmi a fotografare la distruzione della mia città invece di continuare a insegnare.” Nour Kelze


LA VITA AL FRONTE – di Mahmud Abdur-Rahman

“Sono passati sei anni e si uccide ancora in diretta, tanto che l’assassino non si vergogna nemmeno più di uccidere mentre le telecamere del mondo riprendono la sua opera. Tutto il mondo è ormai un complice di questo assassino.”


DOVE SIAMO ADESSO? – di Jalal Al-Mamo

“La mia città Aleppo, centro industriale e commerciale del paese, nell’estate del 2012 era stat conquistata per il settanta per cento da milizie anti-governative. Da allora, il regime e i suoi alleati hanno impegnato tutte le risorse per riprendere il controllo dei quartieri orientali della città. Per far questo, hanno testato su Aleppo ogni tipo di arma, accanendosi su ogni tipo di obiettivo civile: scuole, ospedali, centri di accoglienza degli sfollati, farmacie, dispensari, panetterie, magazzini alimentari.” Emad Najm Husso


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